LA GUIDA DEFINITIVA PER INIZIARE A VIAGGIARE DA SOLA

Viaggiare sola in Italia: destinazioni e consigli

“Dopo il mio primo viaggio da sola in Portogallo ho capito che non serviva andare lontano per sentirmi libera. Bastava scegliere di farlo. Anche in Italia.”

7/9/20242 min read

brown bridge and houses scenery
brown bridge and houses scenery

Molti pensano che per viaggiare da sole si debba per forza prendere un volo internazionale, superare oceani, farsi timbrare il passaporto. Anch’io lo pensavo, all’inizio.

Il Portogallo è stato il mio primo grande volo in solitaria.
Ho imparato a prenotare ostelli, a orientarmi, a parlare in una lingua che non era la mia.
Ho imparato ad avere paura, e a portarla con me.

Ma è stato tornando che ho scoperto un altro pezzo di me stessa: viaggiando da sola in Italia.

Il “secondo viaggio” è stato più vicino

Ricordo che un mese dopo aver rimesso piede a casa, avevo già prurito ai piedi.
Avevo voglia di ripartire. Ma non avevo tempo né soldi per un altro volo.

Così ho scelto Bologna. Un treno da tre ore. Zero barriere linguistiche.

Eppure, ero emozionata. Perché era di nuovo un viaggio mio.
Nessun compromesso. Nessun “dove vuoi andare tu?”. Solo io.

Ho passato il pomeriggio a perdermi tra portici, a leggere in piazza Santo Stefano. Ho cenato in una trattoria piena di coppie, con un bicchiere di Lambrusco.
All’inizio mi sentivo osservata.
Poi ho alzato lo sguardo e ho visto che nessuno mi stava guardando davvero.

Il cameriere mi ha sorriso.
«Tutto bene?»
«Sì.»
Ed era vero.

Viaggiare sola in Italia mi ha dato sicurezza

Viaggiare in Portogallo mi aveva insegnato a cavarmela.
Viaggiare in Italia mi ha insegnato a rallentare.

In Italia non avevo la scusa della lingua. Non c’era l’alibi dell’esotico. Se ero imbarazzata, era perché ero io.
E questo mi ha aiutato a conoscermi meglio.

Ho fatto poi Napoli.
Ho camminato in centro storico mangiando una pizza presa da sola. Mi sono persa a cercare il B&B.
Ho chiesto indicazioni. Ho sbagliato strada di nuovo. E non mi sono arrabbiata con me stessa.

Sono stata a Torino.
Ho passato ore nei musei. Ho parlato con una signora anziana su una panchina.
Mi ha raccontato di suo marito, di quando andavano al mare in Liguria.

Non l’avrei mai conosciuta se non fossi stata sola. Se fossi stata con qualcuno avrei parlato solo con lui o lei.

L’Italia è perfetta per imparare

Perché è casa, ma non è casa.
Perché è vicina, ma può essere straniera. Perché se hai bisogno puoi tornare in poche ore. Ma puoi anche spingerti molto più lontano di quanto pensavi.

“Viaggiare sola in Italia mi ha insegnato che la distanza non conta. Conta l’intenzione.”

Un consiglio?

Non pensare che viaggiare da sola “valga” solo se vai lontano.
Non snobbare la tua terra. Ogni borgo, ogni città può diventare un piccolo rito di libertà.
Può essere un allenamento gentile. Un modo per dirti: “Ce la posso fare.”

Nella guida "Parto Con Me" non ti dico dove devi andare. Ti aiuto a capire cosa vuoi davvero. Che sia Lisbona o Lecce, Porto o Parma.