LA GUIDA DEFINITIVA PER INIZIARE A VIAGGIARE DA SOLA

Come raccontare il tuo viaggio da sola: diario, foto e ricordi

“Ho iniziato a scrivere un diario di viaggio per ricordare. Ho continuato per non dimenticare chi sono diventata.”

11/18/20241 min read

selective focus photography of woman taking photo
selective focus photography of woman taking photo

La prima pagina del mio diario di viaggio dice: “Sono terrorizzata.”

Non è la frase ispirazionale che speravi di trovare. Ma era la verità.
Ed è proprio per quello che l’ho scritta.

Io scrivevo ogni sera. Niente di poetico.
Cose come:

  • “Ho sbagliato fermata dell’autobus.”

  • “Ho mangiato un panino buonissimo.”

  • “Ho pianto in camera perché mi sentivo sola.”

Rileggerle oggi è un pugno e una carezza.
Perché mi ricorda che ho vissuto TUTTO. Non solo i tramonti bellissimi. Anche la fatica. La vergogna.
Il piccolo orgoglio di dire “ho fatto tutto da sola”.

Le foto, poi, erano un altro rito. All’inizio facevo scatti da cartolina. Colosseo. Torre di Pisa.
Tutto perfetto, ma vuoto.

Poi ho iniziato a fotografare ciò che davvero mi faceva battere il cuore. La mano tremante sul bicchiere di vino. Le scarpe impolverate dopo ore di cammino. Il libro letto in una piazza affollata. Le foto non servivano più per far vedere dove ero. Ma per ricordarmi come mi sentivo.

E sai qual è stato l’oggetto più prezioso che ho portato a casa?
Un biglietto del treno spiegazzato. L’ho trovato un anno dopo in una tasca. E ho pianto.
Non per nostalgia. Ma per gratitudine.

“Raccontare il tuo viaggio non è fare un post su Instagram. È restituire un senso al perché sei partita.”

Un consiglio?
  • Scrivi. Anche poche righe. Anche sul telefono.

  • Scatta foto imperfette. Che parlino a te.

  • Conserva un piccolo oggetto. Un biglietto, una cartina.

Non farlo per gli altri. Fallo per te.
Per la te di domani che vorrà ricordarsi di essere stata abbastanza coraggiosa da partire.

Nella guida "Parto Con Me" non troverai un corso di fotografia o scrittura. Ma troverai spazio per fermarti e raccontarti. Perché ogni viaggio merita di essere ascoltato. Soprattutto il tuo.